
Roggiano, è nata una stella
Nel weekend dell’ 8 e 9 luglio 2017 il circus FICS si è trasferito al nord, sulle verdeggianti montagne varesine, ad un tiro di schioppo dal meraviglioso lago Maggiore e dal confine svizzero: quest’ultimo particolare e la voglia di misurarsi con i drivers tricolori in un incontro “amichevole” in preparazione dell’Europeo di Viù del 28-29 -30 del corrente mese ha spinto una decina di piloti d’oltralpe a partecipare all’evento di Roggiano, una frazione del comune di Brissago-Valtravaglia dove è ubicata la partenza della gara: nel regno di Fabio Aries, organizzatore dell’evento tramite il team Varese Speed Down sono arrivati anche alcuni fortissimi piloti come gli elvetici Jan Schmidt e Andreas Lerf (C4), Menzi-Menzi (C6) e Oswald-Bellaud (C7).
Per un paio di giorni la pace che regna nell’antico borgo di Roggiano, 386 m/slm e 300 abitanti, è stata interrotta dai settantasei chiassosi e colorati equipaggi dello speed down, schierati per la partenza della terza prova del Campionato Italiano delle categorie FISD.
Presenti alla kermesse tricolore anche gli amici del Club La Birocia a bordo degli originalissimi mezzi con ruote in legno a rendere ancora più spettacolare l’evento sportivo di valenza nazionale.
Una meteo che si preannuncia foriera di copiose piogge domenicali è il tema ricorrente nella giornata di prove del sabato pomeriggio, quando un sole cocente e fastidioso, al limite del malore, spinge i piloti ad abbondanti sciacqui con l’acqua freschissima e cristallina di una antica fonte posta nei pressi della linea di partenza.
Le due discese di prova previste filano via senza gravi intoppi anche se non mancano alcuni incidenti fortunatamente non gravi e la sera arriva accompagnata da un vento in deciso aumento ed una prima debole pioggia.
Il percorso di Roggiano-Brissago/Valtravaglia incanta da subito tutti i piloti: 1700 metri di nastro d’asfalto quasi perfetto nella sua compattezza, una pendenza a tratti accentuata e un susseguirsi di curve dove ognuna ha una storia diversa che impongono estrema concentrazione e precisione di guida: la strada è larga ma, come sostiene un affermato pilota “con passaggi stretti”, ad indicare che la traiettoria perfetta in certi punti è una sola; la parte finale poi spinge i mezzi più performanti a velocità vicine alle tre cifre obbligando i piloti ad una “staccata” molto impegnativa in prossimità del traguardo e proprio in quel tratto si assiepa un buon numero di spettatori molto coinvolti emotivamente dall’evento.
Quel percorso inebria tutti e catapulta in un sol colpo Roggiano tra le “piste” italiane predilette e nel contempo più temute dai drivers che l’hanno sfidata.
La serata viene allietata dalla Proloco di Brissago/Valtravaglia che organizza per piloti ed accompagnatori una piacevole cena all’aperto, purtroppo disturbata da vento e qualche scroscio; anche sindaco e vicesindaco lavorano alacremente per rendere più piacevole agli ospiti questo weekend corsaiolo.
La domenica mattina, agli occhi dei piloti, si presenta un cielo tutt’altro che minaccioso che fa sperare in un clamoroso errore di previsione dei guru della meteorologia.
Con il quasi inevitabile piccolo ritardo iniziale i mezzi vengono portati in partenza da un eccellente servizio-traini; buona la sicurezza passiva garantita dalla giusta quantità e disposizione di protezioni sul percorso ma anche suggestivo l’impatto cromatico delle stesse che trasmettono la sensazione di professionalità e competenza degli organizzatori; reattivi e numerosi i commissari di percorso; Ispettore Di Gara il pilota Roberto Crescini in forzata convalescenza a causa di un intervento chirurgico; determinato e preparato il suo braccio destro, il fresco IDG parmense Giorgio Brambilla meglio conosciuto come “Brambo”; il “Generale” Crescini sarà tra i protagonisti all’europeo di Viù, dove nella categoria C10 “Skeleton” potremmo addirittura arrivare ad occupare tutti i gradini del podio.
Gustosa ciliegina sulla torta di un evento quasi perfetto lo speaker di un network locale che tiene piloti e pubblico in perenne apprensione trasmettendo in tempo reale i tempi realizzati dai concorrenti.
La discesa di accettazione del percorso, ribattezzata dai piloti warm-up, scorre regolarmente, mentre il sole inizia a lasciare spazio a nubi sempre più spesse; l’inizio della prima manche valida per la classifica viene scandito da un brontolìo del cielo che dopo alcuni minuti scarica un violento acquazzone sul percorso: inizia così una girandola di testa-coda, “dritti” ed incidenti per fortuna senza danni gravi per i piloti ma che producono brividi agli equipaggi, un gran lavoro di ripristino del percorso ai commissari, emozioni agli spettatori e diversi danni ai mezzi.
Eroici i piloti delle “birocie” che subiscono la fase più acuta del temporale: fortunatamente lo scroscio si esaurisce rapidamente e restituisce al disco di fuoco il dominio del cielo prima dell’ inizio della seconda manche.
Foto Lisa Giacomini Tarenzi
La gara, in altre parole, inizia ora e registra l’assenza della quasi totalità dei piloti stranieri in fuga dal violento temporale.
Il fondo stradale si asciuga rapidamente tranne che nei tratti ombreggiati, spingendo i piloti verso una situazione imprevedibile con zone completamente asciutte e zone ancora pericolosamente umide.
La categoria C1 vede solo la presenza del coraggioso “pilotino” svizzero di neppure 10 anni Timeo Pasquier che termina con regolarità tutte le manche.
Nella C3 (Caisse a Savon under 18) l’oramai tradizionale scontro tra i rampolli romagnoli vede prevalere nella seconda manche Giulio Soldati che rifila oltre tre secondi al compagno di scuderia Lorenzo Pompignoli, subendo poi il suo ritorno nella terza manche dove Lorenzo lo sopravanza di 29 centesimi ma il recupero non è sufficiente per scalzare Giulio dal gradino più alto del podio; ad oggi nella classifica generale prevale Soldati con 2 gare vinte su tre e ovviamente 1 per Lorenzo: ora li aspettiamo entrambi alla prova continentale, siamo sicuri che qualche gradino lo saliranno.
Nella C4 (Caisse a Savon Over 18) Svizzera batte Italia: il giovane pilota Jan Schmid mette in riga tutti i nostri specialisti facendo anche segnare il miglior tempo assoluto di giornata nella terza manche con uno strepitoso 1’49”68.
Tra i piloti nazionali, a parte Giancarlo Fugazza che interrompe la serie di brillanti risultati conseguiti quest’anno, si confermano veloci e costanti il bresciano Marcello Podavini, già campione italiano 2015 e vicecampione 2016 e il veronese Matteo Girelli che fa anche registrare il miglior tempo assoluto di manche tra i piloti tricolori con un 1’49”84; dietro a loro i “soliti” bolzanini Karlheinz Meraner e Gerold Spitaler; sesto in classifica assoluta e quinto tra gli italiani Giancarlo Fugazza.
Marcello Podavini Foto Lisa Giacomini Tarenzi
In classifica generale, dopo tre delle cinque gare in programma, guida l’ ”alpino” Matteo Girelli seguito da Fugazza e terzo Podavini: soprattutto a questi tre e ai due sudtirolesi che seguono assegniamo l’importante missione di portare in Italia il titolo europeo di categoria, senza dimenticare il campione italiano in carica, Francesco Rotella da Settingiano, che si sta allenando tra le aride colline della sua Calabria per essere pronto alla sfida sulle alpi Graie.
Tra i Bobcar, la categoria siglata C6, il velocissimo equipaggio toscano della Metaltek Corse Nelli-Rossi fa gara a sé rifilando circa tre secondi a manche agli antagonisti Rossi-Ceschi del team veneto Dameiana e relegando la forte coppia dei fratelli Chiarini in quarta posizione, preceduti dagli svizzeri Noverraz-Noverraz; quinto il reggiano Marco Guidetti in coppia con la moglie Enza Silingardi la quale dichiara con candore di aver vissuto in gara momenti di forte apprensione dovuti ai rischi elevati corsi sul fondo umido.
Rossi-Ceschi Foto Mattia Lagioia
La C7 vede la sola presenza dei nostri inossidabili Bravin-Dozzi e del fortissimo e plurititolato equipaggio svizzero Oswald-Bellaud; sarebbe un’ottima occasione per misurare il valore di ambedue gli equipaggi in vista di Viù ma questo non avviene: nella prima manche a causa della pioggia entrambi decidono di non scendere per aspettare che si asciughi la pista ma gli elvetici si ritirano definitivamente dalla competizione prima dell’inizio della manche successiva.
In classifica generale, dopo tre gare, Bravin-Dozzi guidano davanti ai marchigiani Fusari-Fusari e Bartolacci-Lattanzi: troppo assenti dalle gare nazionali tutti gli equipaggi dei Carrioli esclusi i battistrada, i quali sono stati presenti ad una sola gara sulle tre già disputate.
Ci auguriamo che sulle montagne torinesi si presentino tutti determinati e al massimo della forma per ambire al podio continentale 2017: festeggeremo in quell’occasione i vent’anni di partecipazione al campionato europeo dei determinatissimi Bravin-Dozzi.
Bravin-Dozzi Foto Mattia Lagioia
Nella classe regina dei kart, la C8, Giuliano Targhetti meglio conosciuto con il nome di Spartaco ha oramai messo le mani, più psicologicamente che in termini aritmetici, sul titolo nazionale 2017: 3 vittorie su 3 gare e il miglior tempo di manche sembrano una marcia inarrestabile verso il successo; l’unico pilota che sembra ancora in grado di svegliarlo bruscamente dal sogno tricolore è il varesino Fabio Aries che però, come alibi per la sconfitta in casa, ha l’impossibilità di concentrarsi totalmente sulla gara in quanto è anche il deus ex machina dell’organizzazione della prova odierna: voto 9 all’organizzatore, per il voto come pilota aspettiamo la prossima sfida, un terzo posto comunque per Fabio che lo mantiene in corsa anche se il titolo si allontana. Finalmente di nuovo “in palla” il bresciano Diego “Scheggia” Domenighini dopo molti mesi di risultati insoddisfacenti: su un percorso selettivo e reso insidioso dalla pioggia Diego sfodera coraggio, sangue freddo e determinazione che lo fanno salire sul secondo gradino del podio ad un secondo e trentadue centesimi dal “marziano”; questo risultato per Diego è una potente dose di autostima che fa ben sperare per Viù.
Diego Domenighini Foto Mattia Lagioia
In classifica generale Aries occupa la seconda posizione, Massimiliano Guidi della Tosco Racing Team è terzo, mentre sale al quarto posto Diego Domenighini e quinto il suo compagno di squadra del team Missili Malegno Claudio “Tibi” Serioli.
Se consideriamo che l’ex-campione europeo Maurizio Dottori si trova in sesta posizione possiamo prevedere che addirittura tre di questi sei piloti occuperanno tutti gradini del podio continentale.
Nella categoria nazionale dei kart, la N5K, assistiamo ad una feroce battaglia sul filo dei centesimi tra i primi tre classificati: la spunta un irresistibile Massimo Balestri addirittura alla sua prima partecipazione al campionato italiano; il bolognese rifila, nella sommatoria delle due discese, 21 centesimi al campione italiano in carica Elia Giorgi e 31 centesimi al romagnolo Maurizio Cristofanetti facendo segnare anche il miglior tempo di manche; quarto il piacentino Stefano Tarenzi, molto soddisfatto della prestazione e quinto il bresciano Paolo Tosini del team Dameiana.
Massimo Balestri Foto Mattia Lagioia
Nella classifica generale dopo tre gare Balestri si appropria a pieno titolo della prima posizione seguito da Maurizio Cristofanetti e da Gaia Dottori; quarto Sauro Donini che a Roggiano accusa una battuta d’arresto a causa di un incidente e quinto Paolo Tosini; solo sesto il campione in carica Giorgi Elia, assente alla prova di Narni, ma che per la regola dello scarto potrebbe essere ancora in corsa per il titolo.
Nei minikart, la C9, Luca Tosini la fa da padrone e detta legge in entrambe le manche effettuate su fondo quasi asciutto; fa segnare il miglior tempo e vince staccando di oltre quattro secondi Luca Patisso e di quasi otto Luna Gori; si batte come un leoncino il piccolo Marco Aries che chiude lo sparuto gruppetto dei ragazzi dei minikart.
Nella classifica generale Luca Tosini primeggia, a seguire Luca Patisso e Luna Gori: il titolo italiano pare in bilico tra i due maschietti ma nulla è ancora definito.
il podio della C9 (Tosini-Patisso-Gori-Aries)
Nella categoria dello Skeleton, la C10, infuria la battaglia anche senza la presenza di Crescini: Sergio Gori rifila 86 centesimi di secondo a Stefano Reboldi nella seconda manche ma non riesce a resistere alla controffensiva dello stesso che gli restituisce 47 centesimi nella terza: Reboldi fa anche segnare il miglior tempo di manche con un fantastico 2’ 11” 77 ma si deve accontentare del secondo gradino del podio che lo rende comunque felicissimo; terzo il compagno di team del vincitore Emanule Patisso e quarta l’incredibile Simona Lumiridi, a proprio agio su qualsiasi mezzo le venga messo a disposizione: Simona oramai ha pilotato quasi tutti i mezzi delle categorie FICS con risultati spesso molto lusinghieri.
Stefano Reboldi Foto Mattia Lagioia
Nella classifica tricolore l’ ”Ambasciatore dello speed down” Sergio Gori guida i “Cavalieri” e con un tre-su-tre pare avviato alla conquista del titolo; inseguono Patisso, Reboldi e Lumiridi.
Nella C10, a Viù, vogliamo un podio tutto tricolore.
La quarta prova di campionato italiano per le categorie FISD si terrà nella prima settimana di settembre ad Ornina (Arezzo) ospiti dell’amico e pilota Andrea Lapini, ma ora tutti gli occhi sono puntati su VIU’, e siamo certi che sarà un Europeo indimenticabile per i nostri portacolori!!!
In bocca al lupo a tutti i piloti italiani!!!
Yellow Pilot